MIGRAZIONI DI OGGI E DI IERI

CONSIDERAZIONI STORICHE SULLE MIGRAZIONI

Se riflettiamo un momento sui dati riportati nella nostra introduzione, torniamo, pur conoscendone meglio le cause, a meravigliarci dell'entità dell'odierno fenomeno migratorio. Viene alla mente un nuovo interrogativo: le migrazione dei popoli sono caratteristiche esclusive del mondo contemporaneo? Nel corso dell'anno, studiando i fenomeni storici e quelli storico - geografici, abbiamo accostato delle realtà storiche che possono aiutarci a rispondere a questo quesito. Dobbiamo restringere il campo d'indagine all'Italia e considerare l'Italia delle origini, per renderci conto se il fenomeno migratorio abbia interessato anche le età precedenti la nostra e se, di conseguenza, l'attuale popolazione italiana rappresenti in qualche modo la composita risultante di tante successive sovrapposizioni di popoli. Prima di 3000 anni a. C. in Italia vivevano popolazioni probabilmente autoctone, a livello preistorico, di cui abbiamo oggi dei resti di tipo neanderthalense. Le prime ondate migratorie cominciarono a discendere nella penisola attraverso le Alpi attorno al 3000 a. C. Si trattava di popoli indoeuropei che si fusero con le popolazioni preesistenti formando diverse popolazioni: i Liguri, i Veneti, gli Etruschi, gli Umbri, i Sabelli, i Latini, gli Iapigi, i Lucani, i Bruzi ed i Siculi. Successivamente, fra il 2000 ed il 1000 a. C., le coste dell'Italia meridionale e delle isole furono colonizzate dal popolo fenicio. Attorno al 700 a. C. tutto il sud della penisola fu raggiunto da successive migrazioni greche . Poco più tardi giunsero dalle Alpi i Galli, di stirpe celtica, che si stanziarono nell'Italia settentrionale ed occidentale. Nei secoli successivi emerse e si espanse, fra i popoli italici, la stirpe latina. Ma le avventure migratorie in Italia erano solo all'inizio. Dovettero però passare alcuni secoli prima che i movimenti dei popoli riprendessero ad interessare la nostra penisola. Dopo la caduta dell'impero romano l'Italia divenne obiettivo di conquista e di stanziamento di numerosi popoli di stirpe germanica.

SECOLO      ONDATE MIGRATORIE	

XV a.C. Fenici VIII a.C. Greci V a.C. Galli III a.C. Latini IV d.C. Eruli, Sciiti V d.C. Goti VI d.C. Longobardi VII d.C. Arabi X d.C. Normanni

Cominciarono gli Eruli e gli Sciiti; seguirono più tardi i Goti. Durante il 500 d. C. nel meridione d'Italia, sulle isole e nel versante orientale della penisola si stanziarono i Bizantini. Verso la metà di questo secolo travagliato un intero popolo venne a trasferirsi in Italia: quello longobardo, proveniente dalla Pannonia. Tutto il settentrione d'Italia fu interessato dal loro stanziamento. Poco più di un secolo dopo le coste meridionali e la Sicilia caddero in mano araba. Passarono alcuni secoli ed un popolo di lontana provenienza, quello scandinavo, venne a costituire un suo regno nel nostro sud, il regno normanno... Potremmo continuare ancora questo lungo elenco o potremmo ripercorrere anche a proposito di molti altri paesi del mondo la stessa sequela di invasioni, migrazioni e sovrapposizioni di popoli. Tutto ciò continuerebbe a riconfermarci il fatto che il fenomeno immigratorio, pur se più accentuato in alcuni, contraddistingue comunque la maggior parte dei paesi del mondo e che ha rappresentato una costante nella storia dei popoli, da sempre.

L'EMIGRAZIONE EUROPEA

Se poi riflettiamo, a margine di questa parte della nostra ricerca, ci accorgiamo che abbiamo considerato fino ad ora l'Italia e più in generale i popoli europei quali mete delle migrazioni contemporanee o anche del passato. Non abbiamo però ricordato che quello italiano è stato per molti anni, in tempi recenti, un popolo migrante e con lui anche quello di Spagna, quello greco, e, se risaliamo nel tempo, anche quello inglese lo è stato ed a tal punto da popolare un nuovo continente... Potremmo continuare così ancora a lungo, ma ci basta avere aperto un piccolo spiraglio nel passato, per comprendere che, se pur in maniere e situazioni e realtà geografiche diverse, avvennero in passato fenomeni simili a quelli che oggi avvengono in Italia ed in Europa.