© I.T.I.S. " G. Marconi " -- Verona, Italy
Gruppo statistiche
Introduzione:
Il nostro gruppo si occupa di tutti i dati statistici riguardanti la donazione degli organi, utilizzando tabelle, grafici e disegni che rendono più chiara la situazione dei prelievi e dei trapianti nel nostro paese e in Europa.
In Italia si effettuano circa 2200 trapianti all'anno, un terzo del necessario se si considera che le persone in lista d'attesa sono quasi 7500.
Dai dati degli anni 1994-1996 nelle regioni italiane si può notare che il nord ( dati forniti dall'Istituto NITp Nord Italia Trapianti) ha contribuito in maniera consistente all'attività di prelievo con circa 14 donatori per milione di abitanti, mentre al centro e al sud la media è di 4 donatori p. m. a.. La regione che ha più incrementato l'attività di prelievo è il Veneto che è passato da 47 prelievi nel 1994 ad 89 nel 1996, mentre la Campania detiene purtroppo il record negativo di prelievi con circa 0,7 donatori p. m. a. nello stesso periodo.
I donatori in Italia nel 1996 sono stati 11 p.m.a.(per milione di abitanti), una situazione che negli ultimi trent'anni ha fatto retrocedere il nostro paese dal terzo al terzultimo posto nella graduatoria europea con 439 donatori nel 1994 per poi passare a 559 nel 1995 e 614 nel 1996, anche se i dati dei primi sei mesi del 1997 denotano un leggero incremento (4%) rispetto allo stesso periodo del 1996. Sempre in ambito europeo la Spagna occupa il primo posto con circa 960 donatori nel 1994, per poi arrivare nel 1996 a circa 1032 donatori .Ciò rende questo paese leader nella già citata media p.m.a. (26 donatori circa). Il fanalino di coda dell'Europa è la Grecia, che è passata dal 4.1 donatori p. m. a. nel 1994 a 4,9 nel 1996.
Trapianti di organi :
Aumenta nel nostro paese l'attività di trapianto d'organo . Le regioni del nord Italia hanno avuto un incremento del 3% circa nel periodo compreso tra il 1994 ed il 1996. L' organo maggiormente trapianto e` stato
il rene (1121 donatori), seguito dal fegato (426), dal cuore (348), dai polmoni (56) ed infine di rene e pancreas (28): un discorso a parte va fatto per la donazione e il relativo trapianto della cornea che, solo nel Veneto, registrano una percentuale molto più elevata. Ancora una volta si assiste alla quasi totale dipendenza del Sud nei confronti delle regioni settentrionali, nonostante la presenza di strutture e centri sanitari attrezzati per il trapianto, infatti i dati confermano una scarsa presenza di trapianti d'organo. La Spagna oltre ad essere la prima nazione come numero di donatori è in testa come numero di trapianti (25,5 p. m. a. ). Precede la Francia, la Svizzera, le nazioni Scandinave(Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia), l'Eurotransplant(che comprende Olanda, Germania, Belgio ), Regno Unito, Portogallo, il nord Italia e, in coda la Grecia.
Grafici sulla sopravvivenza dopo i trapianti.
La sopravvivenza dopo il trapianto
:Nel grafico n. 1 risulta che circa l` 80% dei trapianti eseguiti sono funzionanti a distanza di 60 mesi, per il rimanente 20%, cioè due persone su dieci, il trapianto non ha avuto successo.
Nel grafico n. 2 appare che la sopravvivenza a distanza di 5 anni dall'intervento è di oltre l'80%, compiendo un recupero generale delle condizioni di salute.
C'è però da segnalare la cronica carenza di organi da trapiantare che incide significativamente sulla possibilità di sopravvivenza di molti malati.
Nel grafico n. 3 si può osservare che rispetto a cuore e rene, il fegato ha una resistenza inferiore. A distanza di 60 mesi la vita delle persone sottoposte a trapianto e circa del 60% dei casi, mentre nei soggetti non sottoposti ad operazione di trapianto e` solo del 15%.