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Transgenetica

Nel 1995 Jeff Getty, un americano malato di AIDS, fu sottoposto ad un trapianto di midollo osseo di babbuino. I medici speravano che il midollo producesse abbastanza globuli bianchi per combattere gli effetti negativi del virus HIV. Getty sopravvisse, però Steven Deeks, il responsabile dell'esperimento dovette ammettere che nel sangue umano i globuli bianchi non si erano riprodotti. Un parte della scienza era perplessa riguardo questo tipo di esperimenti: infatti il virus dei babbuini avrebbe potuto infettare Getty, il quale sarebbe morto per una reazione di rigetto, dato che il sistema immunitario del babbuino e quello dell'uomo cercano di distruggersi l'un l'altro.

Negli ultimi decenni il numero di casi di trapianti di tessuti animali su esseri umani (conosciuti con il nome di XENO TRAPIANTI ) e` cresciuto: nel 1984 alla neonata "Baby Fae" venne trapiantato il cuore di un babbuino, ma il bambino morì venti giorni dopo il trapianto; nel 1993 fu trapiantato un fegato di babbuino su un uomo di 35 anni che sopravvisse settanta giorni.

Il motivo per cui la ricerca si sta spingendo alla sperimentazione degli XENO TRAPIANTI e` che non ci sono abbastanza organi umani e la lista dei pazienti in attesa di trapianto e` sempre più lunga (nel 1994 in Gran Bretagna c'erano 5000 pazienti in attesa di un trapianto di rene e ne vennero effettuati solo 1744).

Alcuni chirurghi inglesi sperano di essere presto in grado di trapiantare in pazienti umani cuori provenienti da maiali selezionati e allevati a questo specifico scopo.

Diversamente da quanto accadeva nei precedenti trapianti animale-uomo, i cuori destinati al trapianto verranno prelevati da maiali TRANSGENICI, cioè` geneticamente modificati in modo che i loro organi possano essere accettati dal corpo umano.

Il problema principale e` rappresentato dal nostro sistema immunitario, che respinge i tessuti estranei .

Questo costituisce un problema anche quando l'organo trapiantato proviene da un essere umano, ma in questo caso può essere evitato utilizzando un organo che abbia caratteristiche genetiche il più` possibile vicino a quelle del paziente che lo deve ricevere. Per questa ragione i reni vengono spesso trapiantati dai parenti più stretti. Anche in questo caso, il malato deve assumere farmaci che aiutano a sopprimere la reazione di rigetto. Se il tessuto estraneo proviene da un animale, il rigetto e` ancora più violento ed e` definito "rigetto iperacuto" . In pochi minuti, a causa della necrosi dei tessuti e della coagulazione del sangue, l'organo colpito può trasformarsi in una massa scura e tumefatta .

D'altra parte, più l'animale e` geneticamente affine all'uomo, meno violenta sarà la reazione di rigetto.

Questo rende lo scimpanzé il donatore ideale. Sfortunatamente, però, appartiene a una specie a rischio di estinzione, e proprio per questo motivo i ricercatori americani hanno utilizzato un babbuino.

 

 

Il maiale perfetto.

 

Per risolvere questo problema l'IMUTRAN, la società inglese di ricerca che sponsorizza gli esperimenti di trapianto, ha allevato alcuni maiali transgenici. La scelta del maiale viene motivata da una serie di considerazioni:

 Il rischio di diffusione di malattie dal maiale all'uomo è minore che con i babbuini; l'uomo alleva maiali da centinaia di anni.

 I maiali presentano un crescita più rapida di quella dei babbuini e partoriscono un maggior numero di piccoli, potendo così soddisfare più velocemente il fabbisogno di organi.

 Essendo fisicamente poco somigliante all'uomo, danno meno problemi sotto il profilo etico ed emotivo .

 Insulina e valvole cardiache di origine suina sono state impiegate per anni senza inconvenienti.

I ricercatori dell'IMUTRAN hanno dovuto però modificare geneticamente gli embrioni del maiale allo scopo di ingannare il sistema immunitario, facendogli credere, se così si può dire, che l'organo fosse di origine umana. Nell'agosto del 1992, una scrofa vergine venne sottoposta ad un trattamento per la fertilità perché producesse un gran numero di ovuli. Dopo l'accoppiamento, i ricercatori prelevarono

gli ovuli fecondati e vi iniettarono geni umani con un procedimento detto " transgenesi ". Così nacque Asrtid " il maiale dal cuore umano ". La superficie delle cellule di Astrid conteneva un proteina umana che avrebbe dovuto bloccare la reazione di rigetto. Astrid ha prodotto tre generazioni di suini transgenici. Nell'ottobre 1995, i ricercatori dell'IMUTRAN trapiantarono dieci cuori transgenici in altrettante scimmie, e dieci cuori di suini normali in altre dieci scimmie, per comparare le reazioni. Nessuno dei cuori transgenici morì all'istante, due sopravvissero per oltre 60 giorni. I cuori normali, invece, funzionarono in media 55 minuti. Il passo successivo sarà provare questi organi sugli esseri umani. In caso di esito positivo, IMUTRAN ritiene che i suini transgenici possano risolvere la crisi mondiale delle donazioni di organi.

 

Inevitabili preoccupazioni.

 

Tuttavia, prima che il trapianto di organi animali divenga una pratica abituale ci vorrà ancora un po' di tempo. IMUTRAN deve cercare di placare le polemiche e i timori destinati dagli xeno trapianti. La principale preoccupazione riguarda la trasmissione all'uomo di nuove e gravissime malattie. Un virus nascosto in un cuore di maiale o in un rene di babbuino potrebbe infettare il paziente ed essere causa di una nuova malattia. La possibilità che la malattia della " mucca pazza " abbia già contagiato gli esseri umani costituisce un preoccupante esempio di come cose di questo genere possano accadere. E se è vero che le origini del virus HIV non sono ancora state accertate, c'è tuttavia chi ipotizza che possa provenire da alcune scimmie africane. IMUTRAN prende in seria considerazione questi argomenti.

"Stiamo lavorando su questo già da qualche anno. Teoricamente, il rischio che un'infezione del suino possa estendersi all'uomo, c'è", dichiara un portavoce.

Per ridurre questo rischio, IMUTRAN alleva i maiali in condizioni controllate e sottopone ogni animale e ogni organo a test di laboratorio per accertare l'assenza di ogni possibile infezione. Ma una parte dei medici inglesi è molto allarmata e nel 1996 ha dato vita a una associazione che si oppone alla sperimentazione dei trapianti animale-uomo. Anche l'associazione animalista PEOPLE FOR THE ETHICAL TREATMENT OF ANIMAL è decisamente contraria a questa pratica medica e ritiene che la domanda di organi potrebbe essere pienamente e meglio soddisfatta investendo lo stesso denaro per sensibilizzare la gente al problema dei trapianti.

 

Un cauto approccio.

 

Nel marzo 1996, il NUFFIELD COUNCIL BIOETHICS, un comitato medico indipendente di bioetica, ha pubblicato un rapporto su questo argomento, nelle cui conclusioni si leggeva: "Andiamo avanti su questa strada, ma con grande cautela, sempre facendo attenzione a rispettare in massimo grado l'assistenza al paziente e il benessere animale".

 Ascolta il discorso relativo la transgenetica.

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