© I.T.I.S. " G. Marconi " -- Verona, Italy
Condizioni per il trapianto
Un' impalcatura di plastica.
Come tutti sanno, il trapianto presenta due ordini di problemi gravi legati l'uno all'altro: il rigetto e la scarsità di donatori compatibili. La fabbricazione di tessuti e interi organi usando le cellule stesse del paziente costituiscono una sorta di auto trapianto che elimina questi problemi.
Ma come è possibile "fabbricare" un intero organo o addirittura, come viene ipotizzato, una mano o un braccio?
Si è partiti dal principio che le cellule umane hanno la proprietà di autoripararsi sia individualmente sia come tessuto, come succede quotidianamente con tagli e ferite che si cicatrizzano.
Da tempo è possibile far riprodurre le cellule in laboratorio. Il passo ulteriore è sfruttare l'intelligenza genetica delle cellule stesse a comunicare tra di loro, a darsi compiti diversi organizzandosi in strutture complesse per dare vita ad interi tessuti e in seguito a organi, in modo simile a quanto avviene in un feto. Per fare in modo che ciò avvenga è necessario aiutare le cellule fornendo loro delle tracce sotto forma di struttura tridimensionale secondo le quali possono organizzarsi. E qui entra in scena il professor Langer, nel cui laboratorio è stata creata una fibra plastica rivoluzionaria. Per mezzo di computer ultrasofisticati questo polimero, biodegradabile ed ad altissimo grado di purezza, viene strutturato in modo da presentare lo scheletro del tessuto umano da riprodurre e che appare al microscopio come una selva intricata di filamenti. La struttura così ottenuta serve da impalcatura sulla quale vengono coltivate le cellule umane che si organizzano dapprima in tessuto organico e infine in organo completo.
Nella pratica, le cellule da riprodurre vengono seminate su uno strato di questa plastica speciale. Qui, in brodo di coltura, si sviluppano lungo filamenti del polimero collegandosi l'una all'altra e ricreando il tessuto tridimensionale complesso cui erano geneticamente destinate.
Quando il tessuto ha raggiunto un livello di sviluppo giudicato sufficiente, il letto di plastica viene collegato nel corpo umano, dove lentamente comincia a dissolversi in un processo di biodegradazione, mentre il tessuto cellulare si integra nell'ambiente circostante. Alla fine del processo, il " trapianto " sarà fatto.
Ascolta il discorso relativo al rigetto e alla compatibilità.