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La Legislazione all` estero
IL CONSENSO DELLA DONAZIONE DEGLI ORGANI
La SPAGNA è il Paese europeo che negli ultimi anni si è maggiormente impegnato nel promuovere l'attività di prelievo e trapianto di organi, tanto da risultare al primo posto nel continente per donatori utilizzati in rapporto al numero di abitanti .
Nel 1979 in questo Paese è stata promulgata una legge che prevede il consenso presunto1.
Nel 1980 è stato emanato il Real Decreto 426/80 il quale, a parziale modifica della legge esistente, dichiara che l` opposizione "può essere manifestata con ogni mezzo e non è soggetta a formalità". Il risultato immediato di questa nuova scelta è stato il coinvolgimento dei familiari in quanto testimoni della volontà del defunto, anche non ufficialmente espressa.
Anche negli altri Paesi dell'Europa Occidentale (fatta eccezione per Austria e Belgio) e negli Stati Uniti, le legislazioni vigenti prevedono un coinvolgimento dei familiari prima del prelievo degli organi.
Il caso della FRANCIA è molto simile a quello della Spagna. Nel 1976, infatti, la legge Caillavet metteva in primo piano la volontà del defunto, ma nel 1994 essa è stata sostituita da un nuovo provvedimento che di fatto istituiva il consenso presunto.
La legge è stata successivamente modificata e riportata allo spirito originario della Caillavet attraverso un decreto che precisa: " Se il medico non ha diretta conoscenza della volontà del defunto deve sforzarsi di raccogliere la testimonianza della sua famiglia ".
Le legislazioni di molti Paesi, pur tenendo nella dovuta considerazione il parere dei familiari, cercano di favorire l'esplicito consenso in vita al prelievo di organi: le modalità` di registrazione della volontà individuale sono diverse da un Paese all'altro.
In GRAN BRETAGNA sono state distribuite le Donor Cards2.
L'Agenzia Nazionale di Trapianto, dall'ottobre 1994 detiene il registro dei possibili donatori di organi che hanno espresso parere favorevole alla donazione.
Negli STATI UNITI la legislazione varia da Stato a Stato, ma generalmente al momento del rilascio o del rinnovo della patente di guida viene richiesto al cittadino se vuole essere donatore e la sua volontà è registrata sul documento.
Nella maggior parte dei casi di persone che muoiono senza aver espresso la loro volontà ci si rivolge allora alla famiglia.
L'AUSTRIA è l'unico paese dove vige una legge che prevede il consenso presunto alla donazione degli organi che viene di fatto applicata con il consenso generalizzato della popolazione. Essa costituisce tuttavia una sorta di eredita' storica di una legge già in vigore nell'impero Austro-Ungarico. La popolazione austriaca è abituata da tempo alla non necessita' del consenso per l'autopsia ed è probabilmente per questo motivo che ha accettato con grande naturalezza anche il consenso presunto per la donazione organi. E` per questo che l'Austria si colloca ai primi posti in Europa per il numero degli organi donati.
L'UNGHERIA ha adottato una legge simile a quella Austriaca eppure il numero di donatori disponibili è molto più basso.
La GERMANIA, un paese culturalmente affine all'Austria, ha rifiutato una proposta di legge imperniata sul consenso presunto: questo fatto ribadisce la complessità del problema dell'accettazione del consenso presunto da parte dell'opinione pubblica.
Il caso del BELGIO è molto significativo. In questa nazione nel 1995 è stato emanato un provvedimento legislativo che introduceva il consenso presunto e che prevedeva per tutti coloro che si opponevano alla donazione degli organi l'iscrizione ad un registro.
Ebbene, nei primi anni, solo una piccola parte della popolazione ha registrato la propria opposizione e si è osservato un forte aumento nel numero delle donazioni
Tuttavia, negli anni successivi, gli ospedali valloni e parte di quelli fiamminghi, spinti dalle forti critiche della popolazione, hanno ripreso a chiedere il consenso ai familiari registrando numerosi rifiuti al prelievo anche per i soggetti che non risultavano iscritti nel registro delle opposizioni.
Nel 1988 in SVEZIA è stata promulgata una nuova legge che consente il prelievo di organi soltanto se, in assenza di una decisione espressa o presunta della persona deceduta, si ottiene il consenso dei suoi familiari.
La DANIMARCA ha promulgato una legge simile nel 1990.
Come si può vedere all'estero esistono precise legislazioni al contrario dell'Italia che ha solo pochissime norme in vigore.
1
Consenso presunto, metodo quando non si ha la conoscenza della volontà del defunto per cui si procede all’espianto degli organi basandosi sulla volontà presunta del paziente in vita.2
Donor cards, tessera dei donatori.