CENNI STORICI

Presso i greci la pianta era sacra ad Apollo, Dio del sole e della poesia, della musica e del vaticinio, e signore dell'oracolo dei delfi. Per questo i suoi templi, presso i greci come presso i romani, erano spesso circondati da boschetti di Lauri. Secondo le testimonianze antiche, il primo dei sei templi successivamente eretti a Delfi era fatto internamente di frasche di Alloro. La pizia che riferiva l'oracolo del Dio pare cadesse in una specie di " trance" dopo aver mangiato foglie d'alloro o aspirato il fumo delle foglie bruciate, e ciò si  spiegherebbe col fatto che la pianta, a larghe dosi, può agire come lieve ipnotico. Una corona d'alloro fu il simbolo della vittoria per i poeti, i musici e gli atleti dei giochi olimpici, e per i condottieri romani che celebrarono il trionfo. Il senso di vittoria e di premio è conservato oggi dai termini "laurea, laureato". Il lauro era sacro anche ad Asclepio, il figlio di Apollo, Dio della medicina: per secoli fu usato infatti contro molte malattie, in particolare la peste, ed è originario dei paesi dell'Europa meridionale e dell'Asia minore. L'Alloro è un alberello sempreverde, con foglie dal particolare profumo molto usato in cucina, ma hanno anche delle qualità terapeutiche.