L’ALCHIMIA
MISTICA
Alcuni alchimisti medievali in campo cristiano pensarono che la
possibile "tramutazione" dei metalli vili in oro era essenzialmente
funzione della scoperta della Pietra Filosofale e cioe’ delle capacita’
creative dell’ ingegno umano.
Pertanto essi intesero l’ Alchimia come
l'agente di perfezione parallelo alle indicazioni di purezza spirituale
proposte da Cristo.
L'Uomo fu quindi considerato per analogia il "Forno
filosofico" in cui si compie l'elaborazione del pensiero capace di
scoprire le capacita’ di trasmutazione che conducono alla purezza.
Secondo gli "alchimisti mistici" il Cristianesimo fondato sulla Chiesa
si propone di salvare l’ uomo, ma non la natura a cui l’ uomo
appartiene, mentre per essi il Cristo e’ il salvatore dell’ universo
nella sua totalita’ e non solo dell’ anima umana.
Pertanto rifacendosi,
secondo la secolare tradizione alchemica alla inseparabilita’ delle
concezioni apparentemente in contrapposizione quali "spirito e materia",
sostennero il principio della "coincidenza oppositorum", che diceva
che
ogni manifestazione del pensiero ha due componenti : una manifesta ed
una occulta di indole spirituale,che non sono mai separabili.
Tale
coicidenza tra azione spitituale e materiale fu simbolicamente
rappresentata dall' "uroboro" (il serpente che si morde la coda).
In
considerazione di cio’ venne detto che : "Se tu vuoi realizzare la
nostra Pietra, sii senza peccato, realizza una vita detita alla
perfezione del mistero dello spirito."
Da questa impostazione gli Alchimisti Mistici, vollero stabilire tutta
una serie di equivalenze che avevano per scopo la ricerca l' ottenimento
della purezza, parallelamente a quella della salvezza e purificazione
spirituale proposta da Cristo al fine di coinvolgere secondo la
tradizione alchemica, riletta in senso cristiano, l' intera realtà
materiale e spirituale del mondo e degli esseri umani.
La leggenda della Santo Graal ( Calice che aveva contenuto il sangue di
Cristo in Croce ) , fu interpretata come la ricerca della "parola
perduta" cioe’ di una verita’ rivelata da ricercare dalla quale trarre
la saggezza necessaria per attuare la scoperta della Pietra Filosofale.
Inoltre, per ridurre i quattro elemeti a una trinita’ di funzioni, gli
alchimisti mistici ritennero che:
Acqua + Aria = Creavano il Principio del Mercurio
Aria + Fuoco = Creavano il Principio dello Zolfo
Fuoco + Terra = Creavano il Principio il Principio del Sale
Ed i tre principi furono associati come elementi terreni opposti ma
coincidenti con il Padre il Figlio ed lo Spirito Santo.
Per questa loro importazione tendente ad correlare l’Alchimia di origine
pagana agli insegnamenti religiosi del cristianesimo, gli alchimisti
medioevali mistici, furono perseguitati dalla Chiesa di Roma,
principalmente in quanto tentarono in modo ritenuto blasfemo di unire
con analogie e metafore, la Trinità dell’ Unità divina a Trinita’
ed
Unità terrene, là dove vennero a volte equiparati, Spirito, Anima
e
Corpo, a Zolfo (ovvero: Fuoco solido) , Mercurio (ovvero :Acqua
permanente) e Sale (ovvero capacita’ di unione del Padreterno).
Al di la’ di questa impostazione stravagante, gli alchimisti medioevali
importarono nell’ Europa Cristiana lo sviluppo della cultura Alchemica
progredita nella civilta’ Araba di quel periodo e cio’ fu comunque
importante per lo sviluppo culturale successivo all’ epoca medievale.