La permanenza del pensiero alchemico
E’ importante considerare alcuni elementi della saggezza Alchemica, che
ha condotto questo particolare atteggiamento mentale a sopravvivere, con
piu’ o meno elevata fortuna, in tutte le epoche nell’ immaginario
collettivo umano, traversando civilta’ cosi’ profondamente diverse dell’
oriente e dell’ occidente.
Hanno contribuito a tale longevita’ del pensiero Alchemico :
a) la dimensione bipolare, complementare, interattiva, di ogni concetto,
fondata sul modello primitivo della coppia "YIN-YANG"; in tal modo l’
Alchimia distinse come complementari i concetti interpretativi del
divenire, non separando mai le relazioni tra qualita’ e quantita’, tra
forma e sostanza o tra spitito e materia.
b) La fiducia della creativita’ dell’ uomo nel forzare i segreti della
della natura al fine di far precipitare i ritmi temporali per il
raggiungimento della perfezione "a-temporale".
c) Il contesto evolutivo cosmologico e globale che si attua in un tempo
irreversibile, in cui tutto cambia eccetto il mutamento, in modo guidato
da una natura complessivamente intelligente di cui l’ uomo e’
integralmente partecipe.
d) L’ idea cosciente della necessita’ di conoscere esteriormente ed
interiormente all’ uomo per penetrare della scoperta progressiva del
mistero della natura,cosi’ da realizzare l’ evoluzione delle conoscenze
umane, in seguito al miglioramento delle due componenti dell’ EGO
interiore dell’ uomo, la cui intelligenza e’ correlata a due fattori;
1°) "l’ intuito" che e’ simbolizzato dal sole e dalla rarita’ e
purezza
dell’ oro; 2°) "la ragione", quest’ ultima ha come simboli alchemici
Saturno ed il Piombo.
Pertanto gli alchimisti non fidandosi della ragione fondata sulle
conoscenze gia’ acquisite, ritennero che i simboli fossero fortemente
espressivi in quanto tracendono la parola e stimolano l’ intuito,
pertanto apprezzarono il ricorso a processi intuitivi come la "Cabala",
proprio in quanto essi considerarono piu’ importante la attivita’
sperimentale, che quella cognitiva; giudicarono infatti come ,"Brucia
Carboni" i saputelli capaci di sforgiare cognizioni, che all’ atto
pratico non promuovevano nulla di nuovo, sperimentalmente utile.
Per le peculiari caratteristiche sia di intuito e fantasia che di
praticita’, tra gli Alchimisti si annoverarono anche molte donne, tra
esse famose nell’ antichita’ furono ad esempio, Cleopatra e Maria l’
Ebrea (quest’ ultima e’ rimasta rinomata per aver ottenuto vari nuovi
prodotti regolando la temperatura di reazione in un bagno di acqua,
infatti ancora oggi tale metodo di riscamdamento e’ detto "a bagno
Maria").
E' da notare infine che gli Alchimisti considerarono i bambini piu’puri
nelle loro capacita’ intuitive dei grandi, proprio a causa delle lacune
cognitive, evidenti nelle conoscenze umane qualora vengono commisurate
con il fine di raggiungere la perfezione.