Opus alchemico
I miti ed i simboli della alchimia sono stati sempre correlati
principalmente alla purificazione dei metalli seguendo il principio
detto del "Solve e Coagula"( dissolvi e solidifica), utile anche per
la
produzione di coloranti di profumi e di medicamenti; arti artigianali
gia’ sviluppate all’ epoca delle entiche popolazioni Assiro-Babilonesi.
Il simbolismo di ogni trasformazione alchemica fu concepito nell’ ambito
della idea che l’ uomo, che e’ parte della natura, proponendosi il
ruolo di ordinatore del tempo dello sviluppo naturale, potesse aiutare,
la natura ad accellerare i tempi di evoluzione prestabiliti dagli
influenze celesti.
L’ "opus Alchemico" sintetizzato nella frase "pensa
agendo ed agisci pensando", fu infatti considerato come "la levatrice
delle trasformazioni vitali della natura" proprio in quanto gli
alchimisti ermetici ritennero che qualora venisse scoperto il segreto,
detto della "Pietra Filosofale" o principio di purificazione di tutte
le
qualita’, cio’ avrebbe permesso di "trasmutare" tutti i metalli in
oro
puro a partire dallo stato di materia imperfetta.
Infatti le sostanze che compongono l’ universo vennero considerate,
potenzialmente "oro", ma temporalmente esistenti in varie fasi della
loro purificazione che, naturalmente senza l’ intervento dell’ Opus
Alchemica, si sarebbe realizzata in tempi indefiniti.
La Pietra Filosofale e’ stata quindi considerata il mistero da scoprire,
che di fatto e’ quello della intelligenza della natura, da assecondare
per accellerare i ritmi temporali della trasmutazione verso la
perfezione.
Si disse pertanto negli scritti Alchemici "nessun uomo all’ interno di
una barca puo’ ostinarsi a svuotare il mare", volendo indicare come l’
uomo armato di sola ragione e’ impotente di fronte al mistero occulto
della purificazione alchemica, proprio in quanto il pensiero razionale
non e’ in grado di cogliere l’ essenza intelligente della propria natura
ovvero della "Pietra Filosofale".