Il Museo dell’Erbario di Roma




L’origine delle collezioni del Museo Erbario risale al 1872, quando Giuseppe de Notaris, professore di Botanica aal’Università di Genova, fu chiamato dal ministro Scialoja a ricoprire la cattedra di Botanica dell’Università di Roma. Con il succedersi dei titolari della Cattedra, e particolarmente con P. R. Pirrotta nel 1883, l’Erbario conosce arricchimenti e sistemazioni, grazie a scambi con istituti botanici italiani e stranieri,e ad acquisti. Una importante cessione all’Erbario di Firenze, nel 1914: l’erbario coloniale. Oggi l’Erbario di Roma annovera circa un milione e cinquemila esemplari, suddivisi in cinque erbari.
Erbario Romano
Erbario Generale
Erbario Cesati
Erbario Montelucci
Erbario Anzalone.





Erbario Romano

E' un erbario fanerogamico, che riunisce gli esemplari del territorio laziale secondo i confini definiti da Pirrotta e Chiovenda nell'introduzione al primo fascicolo della Flora Romana (1900). Nasce per iniziativa di Pirotta che riunisce in un unico corpo i materiali già esistenti e le nuove raccolte da lui promosse ed incoraggiate. Detto allestimento sarebbe dovuto confluire nell'opera Flora Romana, della quale videro la luce, purtroppo solo i primi due fascicoli.
La consistenza di questo erbario è stimata in circa 69.500 fogli con 174.000 campioni distribuiti in 121 famiglie e 747 generi.




Erbario Generale

L'Erbario ha due sezioni, fanerogamica e crittogamica, riunisce esemplari provenienti dall'Italia e dall'estero. E' la sintesi delle numerose collezioni storiche acquisite da privati, o ricevute in cambio da privati o istituti botanici italiani o stranieri.
Da segnalare il prezioso erbario crittogamico di Giuseppe De Notaris. La sezione crittogamica è valutata in circa 72.000 campioni riuniti in 259 pacchi.
La sezione fanerogamica si compone di 1.373 pacchi per un totale di 150.000 esemplari, con circa 366.000 campioni distribuiti in 207 Famiglie e 3.275 generi.


Erbario Cesati



L'erbario conserva le collezioni personali del barone Vincenzo Cesati, raccolte durante la sua carriera di botanico, In Italia, in Germania e in Svizzera. Rappresenta, insieme con l'erbario crittogamico di Giuseppe De Notaris la collezione più richiesta tra quelle conservate nell'Erbario di Roma, per la presenza di numerosi esemplari tipo e per la ricchezza e l'importanza delle collezioni in esso conservate.
Diviso in una sezione fanerogamica e una crittogamica comprende circa 32.000 specie di fanerogame e 17.000 specie di crittogame raccolte in 648 pacchi.










Erbario Montelucci

Prende il nome da Giuliano Montelucci, chimico e libero docente in geobotanica. La collezione degli exsiccata, donata all'Erbario di Roma nel 1983, consta di 140 pacchi per un totale di circa 12.000 esemplari. Questo cospicuo erbario, quasi esclusivamente fanerogamico, ha recato un contributo notevolissimo alla conoscenza della Flora italiana, in modo particolare delle Regioni Lazio e Toscana.










Erbario Anzalone

Prende il nome da Bruno Anzalone, ordinario di Botanica Farmaceutica presso l'Università "La Sapienza", considerato il maggior esperto della flora del territorio laziale.
Il suo erbario è costituito da circa 31.000 esemplari raccolti in 330 pacchi, quasi esclusivamente di fanerogame provenienti principalmente dal Lazio, Abruzzo, Marche e Trentino Alto-Adige.



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