VILLA ALTIERI
Costruita verso la metà del '600, questa villa fu tra le più belle e famose della Roma papale. La potente famiglia Altieri, cui appartenne il papa Clemente X (1670-76), sugli orti che possedeva in zona edificò una villa con un vasto parco abbellito da statue, giochi d'acqua e da un celebre labirinto di siepi. L'edificio principale attribuito all'arch. G.A. De Rossi è l'unica parte che resta, insieme ad un piccolo angolo di giardino. L'accesso alla villa era situato sulla via Felice (all'incrocio tra l'attuale viale Manzoni e via Conte Verde) e da esso si raggiungeva l'edificio attraverso un viale delimitato da siepi, balaustre, statue ed obelischi.
La facciata della palazzina è ripartita da cornici marcapiano e paraste e presenta sulla sommità un'altana a tre arcate ed una balaustra con statue. L'ingresso principale è situato al piano nobile e vi si accede mediante due rampe di scale curvilinee che racchiudono un piccolo ninfeo. La villa, secondo il gusto antiquario dell'epoca, conteneva pregiate opere d'arte dell'antichità romana, oggi disperse in musei stranieri.
Nell'800 la villa divenne prima reclusorio femminile e quindi convento di suore. Passata nelle mani del mons. Saverio De Merode (1820-74), celebre lottizzatore di tutta l'area tra l'Esquilino e via Nazionale, e da queste in quelle di altre nobili famiglie, la villa venne brutalmente distrutta, mutilata e soffocat a da costruzioni attigue. Oggi l'edificio sopravvissuto, con ingresso da viale Manzoni 47, è sede dell'Istituto Professionale Statale "Pietro Della Valle".


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