L'Associazione promuove progetti finalizzati al recupero morale e materiale dei fratelli ciechi di guerra di quei Paesi del Terzo Mondo, che non sono in grado di provvedervi autonomamente.
A tal fine, ha creato un fondo di solidarietà per accendere la speranza nell'animo di chi ha subito, a causa delle numerose guerre, la perdita della vista e soffre il buio della miseria e della emarginazione.
Con il contributo di quanti comprendono il significato profondo del dare a chi è più debole, sarà possibile segnare il cammino verso un futuro di pace, nel rispetto di quei valori che rendono gli uomini uguali tra loro.
Nel 1966 le associazioni dei ciechi di guerra di numerosi Paesi, hanno costituito l'"International Congress of the War-Blinded" allo scopo affermare presso i diversi governi nazionali la necessità di favorire il dialogo tra i popoli, quale unico metodo per risolvere le controversie internazionali.
Nell'ultimo meeting, svoltosi a Braunlage (Germania) nel novembre 1994, a cui hanno partecipato le associazioni dei ciechi di di guerra di Italia, Finlandia, Francia, Inghilterra, Filippine, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Ungheria e USA, è stata con forza ribadita la messa al bando delle armi nucleari, chimiche e biologiche e la necessità di proseguire nel disarmo globale, ancorché contemperato con le esigenze della difesa nazionale e dell'eventuale partecipazione a missioni di pace sotto l'egida dell'ONU.
Nel quadro delle iniziative a sostegno dei ciechi di guerra dei Paesi del Terzo Mondo è stata finanziata dall'Associazione Italiana Ciechi di Guerra, con il concorso del governo etiopico, la costruzione di due "Consumer goods shop" nelle città di Mekele e di Axum che saranno gestiti da due ciechi di guerra.
Ogni edificio comprende due piccoli ambienti di circa 14 mq: un negozio con retrostante abitazione.
E' un'esperienza di recupero lavorativo del tutto originale, dal cui esito dipenderà la costruzione di ulteriori esemplari in altre località del Paese, così da assicurare ai ciechi di guerra riabilitati un dignitoso lavoro e il sostegno delle famiglie.
L'iniziativa è legata al contributo di solidarietà dei privati cittadini.
Per informazioni telefonare al numero 06/ 483460 - 4820449.