CHIMES AT MIDNIGHT / FALSTAFF
(Falstaff, 1964-66)
Regia : Orson Welles;
sceneggiatura : Orson Welles, dalle tragedie di William Shakespeare ("Riccardo II", "Enrico IV", "Enrico V", "Le allegre comari di Windsor");
fotografia : Edmond Richard;
scenografia : José Antonio de la Guerra;
costumi : Orson Welles;
suono : Peter Parasheles;
musica : Alberto Lavagnino;
montaggio : Fritz Mueller;
regia seconda unità : Jesus Franco;
aiuto registi : Tony Fuentes, Juan Cobos.

Personaggi e interpreti : Orson Welles (Sir John Falstaff), Keith Baxter (il Principe Hal, più tardi re Enrico V), John Gielgud (re Enrico IV), Jeanne Moreau (Doll Tearsheet), Margaret Rutherford (Mistress Quickly), Norman Rodway (Henry Percy), Marina Vlady (Kate Percy), Alan Webb (Justine Shallow), Walter Chiari (Mr Silence), Michael Aldridge (Pistol), Tony Beckley (Poins), Fernando Rey (Worcester), Andrew Faulds (Westmoreland), José Nieto (Northumberland), Jeremy Rowe (il Principe John), Beatrice Welles (il paggio di Falstaff), Paddy Bedford (Bardolph), con Julio Pena, Fernando Hilbeck, Andrès Mejuto, Keith Pyott, Charles Farrell e la voce di Ralph Richardson (il narratore).

Produzione : Spagna/Svizzera, International Films Espanola (Madrid), Alpine Productions (Basilea);
produttori esecutivi : Alessandro Tasca di Cutò, Harry Saltzmann;
produttori : Emiliano Piedra, Angel Escolano;
riprese : Spagna (dall'inverno 1964 alla primavera 1965);
prima : Festival Internazionale di Cannes, 8 maggio 1966 (premio del XX anniversario);
durata : 115 minuti.


NOTE AL FILM

"Chiesi a Orson se sarebbe venuto in Italia per l'incisione delle musiche, ma lui non poteva. Gli chiesi allora di mandarmi i visivi delle scene da musicare. Fra queste c'era la scena della battaglia. Welles per quella scena non pensava fosse necessaria la musica. Io non ero d'accordo. Lui mi diceva: 'Hai visto che meravigliosi trucchi? Sono tutti spezzoni delle cose mal riuscite, che prendevo sempre in coda o in testa, e ho fatto questo montaggio'.
E io: 'Sì d'accordo, ma siccome è un montaggio molto concitato bisogna che io faccia quel tal contrappunto alla Clément, e cioè a una visione di montaggio concitato, farò una cosa molto ferma'. E lui: 'Sì, ma poi ci sono le spade, e ...' E io: 'Però ci vuole un accompagnamento musicale, se no tu non hai la situazione psicologica della battaglia'. E lui: 'Sì, fai come vuoi'.
Insomma io scrivo anche questa battaglia, 5 o 6 minuti di musica: 5 o 6 minuti sono un'eternità. La incido e la proietto, perché mi aveva mandato la pellicola di questa battaglia, anche per vedere quanto sarebbe durata. L'orchestra viene a sentirla e viene veramente molto bene.
E così gliela mando, con una lettera: 'Caro Orson, io t'ho fatto la musica della battaglia, se tu non l'adoperi sei un cretino'. E come! Mi voleva di nuovo, per mettere ancora tamburi, per fare quel tale effetto, ma io non potevo più andare, perché avevo altri lavori da fare. Quindi, con Orson Welles si lavorava sempre in questo modo".
(Angelo Francesco Lavagnino )

"Un giorno abbiamo girato la scena del corteo dell'incoronazione di Enrico V; quando l'abbiamo vista, Orson ha detto: La voglio rifare da un'altra angolazione. Troverò io una chiesa vicino a Madrid'.
Solo che mentre la scena girata si svolgeva tutta da sinistra verso destra, in quella chiesa potevamo riprendere solo da destra a sinistra, a causa degli sfondi. L'ho fatto notare a Orson e l'ho portato sul posto per mostrargli le difficoltà. Allora lui ha detto: 'Bene! Giriamo e poi rovesciamo la pellicola'.
Così ho dovuto istruire gli attori, Enrico V ha portato l'orba nell'altra mano, le giacche hanno avuto l'abbottonatura spostata e le asole invertite, le armi cambiate di lato. Gli spagnoli hanno pensato che fossimo impazziti, ma noi l'abbiamo girata così e poi abbiamo rovesciato tutto in stampa. Questo era Orson".
(Alessandro Tasca di Cutò)


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