Il caso, le immagini, i sogni di Francesco Franci |
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Si possono recensire
centinaia di, se pur "corte", opere di cinema? ma comunque si
possono vedere tutte? Dipende da quando
ci capiti, da cosa ti ha incuriosito sul mastodontico catalogo. Descrivere il Festival Arcipelago di cortometraggi e nuove immagini (a Roma dal 31 maggio al 7 Giugno 2002) sarebbe come voler descrivere un territorio in scala 1:1 Nel caso del territorio ne verrebbe fuori una mappa uguale, sovrapponibile al territorio stesso. Nel caso del festival, in certi casi la descrizione scritta/parlata sarebbe più lunga, più vasta, dell'opera stessa. Il caso, quindi, prende il sopravvento, e ti fa vedere cose che ti piacciono e cose che non ti piacciono, cose che hai capito (o credi) e cose che probabilmente non hai nemmeno capito, cose che ti stupiscono e cose che ti lasciano indifferente. Come in una serie di sogni di una sola notte, dove ti sembra di aver vissuto ore e ore di storie, accadimenti, paure... E allora? Descrivere
i sogni di tutti gli autori, di tutte le vicende narrate o rappresentate?
No, i sogni bisogna farseli da soli. Il Festival va semplicemente, casualmente,
seguito. Tutto qui. Però, sul web,
è bene parlarne, stimolare e incuriosire tutti su questo vasto
arcipelago di opere corte, ma non per questo non valide. Una sala romana (e
nelle altre città) solo per i corti alimenterebbe questo gioco
della visione aleatoria, del caso che ti rivela cose meravigliose, e opere
inutili. Un posto dove lasciarsi andare all'ozio dell'immagine, senza
il bisogno di percepire-capire a tutti i costi.
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